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venerdì, maggio 26, 2006

High tech. Microsoft sfida il formato jpg con Windows Media Photo ( wmp ).

Da WebmasterPoint.

Microsoft ha prentato un nuovo formato grafico alternativo a quello Jpeg. Il nuovo formato si chiama Windows Media Photo e sarà supportato sia da Windows Vista che dall'attuale Windows Xp.
Windows Hardware Engineering Conference, come era facile immaginare, ogni giorno vengono annunciate numerose novità che Microsoft intende lanciare sul mercato nei prossimi mesi.
Dopo il discorso introduttivo di Bill Gates con le strategie che Microsoft intende perseguire e l'annuncio di ieri delle beta 2 di Office 2007, Windows Vista e Windows Server Longhorn, oggi è stata prentato un nuovo formato grafico alternativo a quello Jpeg.
Il nuovo formato si chiama Windows Media Photo e sarà supportato sia da Windows Vista che dall'attuale Windows Xp.
Il nuovo formato grafico utilizzato per le foto ed immagini permetterà alte capacità di risoluzione e dettaglio con un minor utilizzo di memoria.
Durante la presentazione è stata mostrata una foto compressa 24:1 con il nuovo formato Windows Media Photo e quanto dicono i commentatori presenti i dettagli e la qualità erano migliori della stessa fotografia compressa in Jpeg.

venerdì, maggio 19, 2006

High tech. A giugno, Sony lancerà il notebook Vaio con Blue Ray integrato.

Da WebmasterPoint.

Nella giornata di martedì Sony ha svelato il nuovo nato della linea di notebook PC VAIO, il primo prodotto che include un lettore Blu-ray.
VAIO AR con widescreen da 17" non sarà tuttavia un prodotto economico; il modello Premium con supporto Blu-ray avrà un prezzo al dettaglio di circa 3500 dollari USD.
Con entrambe le nuove tecnologie, HD DVD e Blu-ray, pronte per fare il loro ingresso nelle case dai consumatori, i produttori puntano ad offrire tecnologie ad alta definizione in portatili e desktop PC high-end. Toshiba è attesa al lancio di un notebook equipaggiato con tecnologia HD DVD nel corso di questo mese sul mercato giapponese.
Il Sony VAIO AR sfoggia uno schermo con risoluzione 1920x1200 pixel, capace di riprodurre film sfruttando appieno la risoluzione HD 1080p. Il portatile include anche una connessione HDMI per riprodurre i contenuti Blu-ray direttamente su televisori ad alta definizione. Al suo interno si celano chipset Intel Centrino Duo, Tv-tuner incorporato, scheda grafica nVidia GeForce Go 7800 con 256Mb di RAM video e camera digitale integrata.
Mike Abary, vice presidente del reparto marketing di Sony Electronics per i prodotti VAIO, ha dichiarato "Combinato con l'imbattuta capacità di storage il nostro nuovo notebook Blu-ray enabled offre agli utenti possibilità creative illimitate".
Sony dovrebbe lanciare il nuovo VAIO AR questa estate. Sarà disponibile anche un modello Standard non equipaggiato con drive Blu-ray al prezzo di 1800 USD. Il modello Premium includerà invece il film Blu-Ray "House of Flying Daggers".
I primi film in Blu-ray sono previsti in disponibilità già dal 23 Maggio ma i partner retail e hardware hanno chiesto un ulteriore mese di tempo in modo che le nuove release possano coincidere con la disponibilità dei primi lettori nei negozi.
Il primo lettore Blu-ray arriverà da Samsung che ne ha rimandato il lancio al 25 Giugno. Il dispositivo di Samsung (BD-P1000) costerà $999 USD e si prevede che possa rimanere il lettore Blu-ray più economico per svariati mesi. La maggior parte dei lettori basati sulla nuova tecnologia DVD ad alta definizione costeranno tra i $1,000 ed i $2,000 USD. Sony stessa renderà disponibile il suo primo modello (BDP-S1) a Luglio ad un costo di circa $1,000. Il lettore standalone supporterà l'output 1920 x 1080p tramite connessione HDMI, leggerà i formati video MPEG2, MPEG4-AVC e VC1 e includerà una componente analogica con output per 1080i. Il player eseguirà inoltre BD-Java, la risposta di Sony e Sun a iHDT di Toshiba.
Infine, Sony prevede di rilasciare un disc drive interno Blu-ray (BWU-100A) "aftermarket" capace di scrivere dischi Blu-ray alla velocità di 2x. L'unità potrà essere inserita dei vani standard dei desktop. Sony non ha rilasciato ulteriori dettagli sulla data di rilascio e sul prezzo del nuovo drive, limitandosi ad affermare che il dispositivo debutterà entro quest'anno.

mercoledì, maggio 17, 2006

High tech. Messenger a pagamento? No una bufala.

Da Magnaromagna.

Da tempo sta circolando una mail che avvisa dell'imminente passaggio di MSN (il portale web made in Microsoft) a pagamento. Si tratta di una bufala, non confermata, anzi smentita dai fatti. La mail non è da inoltrare.Ecco la mail circolante:

A partire dal primo di agosto msn diventerà a pagamento, a meno che non invii questa mail ad almeno 18 membri msn della tua lista di contatti. Non è uno scherzo (guarda su www.msn.com). Nel momento in cui avrai inviato questa mail a 18 persone, la tua icona msn (il pupazzetto) diventerà blu!!!!

Perchè si tratta di un falso, da non diffondere ulteriormente:
1) Non viene confermato da MSN, e nel messaggio non viene specificato quale servizio diventi a pagamento. Forse il messaggio si riferisce al servizio Messenger, ma in ogni caso sul portale www.msn.com in questione non c'è alcun riferimento all'eventuale passaggio a pagamento dei servizi offerti (posta elettronica hotmail e messanger in testa). Solo alcuni servizi aggiuntivi e opzionali sono a pagamento, come ad esempio il MSN Extrastorage (antivirus sugli allegati per chi utilizza Hotmail)
2) Se anche MSN volesse trasformare questi servizi gratuiti in servizi a pagamento (politica commercialmente molto rischiosa), dovrebbe informare con anticipo e soprattutto in maniera ufficiale gli oltre 2 milioni di utenti del loro servizio di posta (dotati di indirizzo hotmail.com). Nessuna comunicazione ufficiale è giunta agli utenti di hotmail, e in ogni caso il preavviso sarebbe troppo breve
3) Anche se inoltrate la mail a 18 persone, MSN non lo saprebbe. Non c'è software che permetta di tracciare in maniera corretta se un utente abbia o meno inoltrato una email. In teoria è sì possibile fare un controllo generale sulle email in uscita fino a quando l'utente utilizza il suo account direttamente sul web (tramite il pannello di controllo sul web all'indirizzo login.passport.net ad esempio), ma una volta scaricata la posta elettronica sul prioprio programma di posta sul computer (Outlook express, Eudora e l'ottimo Mozilla ad esempio), questo ipotetico software ne perderebbe traccia, e per funzionare questo controllore dovrebbe essere un programma da scaricare ed installare sul proprio computer.
4) Che senso avrebbe per MSN un meccanismo del genere? Chi non vuol pagare mi avvisi prima e così si salva?. Per conoscere indirizzi di posta degli utenti msn e hotmail? Ce li ha già. O per vedere chi ci casca?Msn è una realta commerciale del web, e come tale fornirà sempre un mix di contenuti free di base insieme a dei contenuti a pagamento. Se un giorno deciderà di abbandonare o di limitare i servizi gratuiti che offre, dovrà farlo comunque avvisando ufficialmente e con anticipo i propri utenti. In ogni caso se vi arriva questa catena di S. Antonio non inoltratela, è una bufala. Se invece l'avete già incautamente inoltrata allora forse è il caso di avvisare i vostri contatti!E infine: attenzione a girare comunque le email utilizzando la funzione A oppure Cc del vostro progamma di posta, perchè via via che la mail circola si crea un elenco di indirizzi di posta che poi possono finire nelle mani di uno spammer. Meglio utilizzare la funzione CCn (i destinatari non vedono gli altri indirizzi di destinazione).

La "Mafia" del calcio. Salta anche Biscardi. Le intercettazioni - 4.

Da DGMag.

Clamorosa quanto inaspettata notizia: Aldo Biscardi ha lasciato La7 e il Processo.Anzi, più nello specifico, pare essere stata la dirigenza dell'emittente televisiva di proprietà di Telecom ad aver licenziato in tronco il colorito giornalista sportivo dopo lo scandalo delle intercettazioni che lo vede coinvolto insieme ad altri esponenti del mondo del calcio e non solo.Nuovo direttore dello sport di La7 è Darwin Pastorin è stato nominato nuovo direttore dello sport della rete. Cancellate dalla programmazione anche le puntate del Processo al Mondiale, che sarebbero dovute andare in onda a partire da giugno; al posto del Processo al Mondiale andrà in onda un programma sullo stesso argomento firmato proprio da Darwin Pastorin.Il tutto è avvenuto dopo la puntata del Processo andata in onda lunedì sera e che aveva ottenuto ottimi risultati in termini di ascolti; "una puntata storica", aveva dichiarato Biscardi, "e sono felice perché questo record di ascolti è stato ottenuto proprio nella serata, l'ultima di stagione, in cui ho potuto dimostrare con i fatti e le immagini, tutta la mia estraneità alle indiscrezioni relative a intercettazioni che mi riguardano, che mi hanno indignato e offeso. L'ho fatto davanti al mio pubblico, che ancora una volta ha dimostrato il suo attaccamento seguendomi per tutto l'anno con grande affetto"."D'accordo con il mio editore, abbiamo deciso di assumere una pausa di riflessione al fine di valutare serenamente prossime eventuali occasioni di collaborazione. Ringrazio sentitamente il pubblico che con la sua partecipazione mi e' stato vicino in maniera così affettuosa e con un così grande calore, dimostrato anche dalle migliaia di messaggi raggiunti in redazione nella sola serata di ieri, nel corso della quale ho dato piena prova dell'infondatezza delle insinuazioni sul conto del Processo che erano state strumentalmente costruite da parte di alcuni organi di informazione. Questa fase della mia carriera che si apre da domani fornirà la giusta serenità d'animo e l'opportuno distacco per programmare al meglio il mio prossimo futuro, vigilando su quanto sta accadendo nel mondo del calcio", ha fatto sapere Aldo Biscardi con una nota ufficiale.Evidentemente ai vertici de La7 non è bastato il tentativo di discolparsi di Aldo Biscardi che dovrà ora trovarsi una nuova emittente dalla quale trasmettere il suo Processo.

martedì, maggio 16, 2006

La "Mafia" del calcio. Anche Della Valle nella bufera. Le intercettazioni - 3.

Da Repubblica.it.

Diego e Andrea Della Valle volevano cambiare il calcio mandando a casa Franco Carraro e Adriano Galliani. Piano fallito e capiscono che per evitare la serie B devono arrendersi al clan Moggi. Il 21 aprile 2005 Andrea apre la trattativa. Innocenzo Mazzini è l'uomo giusto.

Andrea Della Valle: "Sono preoccupato non riesco a capire l'accanimento degli arbitri verso di noi, questi killer così professionali che ti fanno capire tutto..."

Mazzini: "Il problema è che quelli che comandano non hanno nessuna simpatia per voi, volete fare la guerra ma non so come la potete fare. Dimmi cosa posso fare io".

In una successiva telefonata Mazzini e il dg della Fiorentina, Mencucci, si accordano sulla strategia.

Mazzini: "Diego Della Valle viene a Coverciano in una stanzina riservata e gli dice: "Caro Paolo Bergamo guarda che noi forse abbiamo sbagliato però siamo la Fiorentina, siamo i Della Valle, siamo persone perbene, da voi, noi vorremmo essere tutelati".
Quando tu hai fatto questo basta e m'avanza, però se non lo fai ti vanno in c.... Io non ho da dirti altro. Caro buco, gli dici al tuo capo, ti telefonerà tizio... "

Mencucci: "Siamo disposti a fare un patto d'onore che noi non incideremo per cambiamenti nel mondo del calcio".

Per Bologna-Fiorentina viene designato Bertini, la partita finisce 0-0. Mazzini fa una battuta a Mencucci. "Vi cerca l'ufficio indagini....". Poi i viola vengono sconfitti dal Milan e De Santis non aiuta.

Moggi: "L'arbitro vi ha fatto un c..., così ma noi abbiamo fatto casino per voi".

Della Valle: "Siamo sotto schiaffo, con certa gente più che prenderci un caffè che posso fare?"

Moggi: "Prendici un cappuccino, ti devi incazzare, una scrollatina a settimana".

Della Valle: "Ma lo facciamo in privato o no?"

Moggi: "Sì, ma pensiamo a salvà la Fiorentina".

Poi sempre la stessa sera Diego Della Valle chiama Bergamo.

Della Valle: "Non l'ho mai chiamata prima, non conoscendola, perché non sapevo neanche che uno potesse alzare il telefono e chiamarla. Più di una volta abbiamo avuto la voglia di capire un po' certe cose ma non l'ho mai fatto solo per quello, altrimenti avrei chiamato anche prima, insomma...".

L'iniziativa di Diego Della Valle in teoria funziona: la Fiorentina vince in casa del Chievo 2-1.

Mazzini: "Ti lamenti ancora?"

Mencucci: "Ho imparato, eccome se ho imparato".

Mazzini: "Quando ci si affida a noi... Diglielo ai tuoi amici".

Il 14 maggio il grande incontro: pranzo in un ristorante alle porte di Firenze tra Diego Della Valle, Mencucci, Bergamo e Mazzini. Alla fine, dopo i saluti, mano ai cellulari. Mencucci chiama Mazzini: "Alla grande, meglio di così non poteva andare. Lui di fare il paladino dei poveri s'è bello e rotto i c..., te lo dico io".
Bergamo chiama la segretaria Maria Grazia Fazi: "Se sono vere il 50% delle cose che mi hanno promesso stiamo a cavallo".

Il meccanismo s'inceppa il 22 maggio: la Fiorentina pareggia 1-1 con la Lazio e l'arbitro Rosetti non vede un fallo di mano in area di Zauri. Decisiva l'ultima giornata: il Parma non deve vincere a Lecce. Mazzini e Bergamo mandano l'arbitro più affidabile: De Santis.

Mazzini:
"Se retrocedono succede un casino..."

Della Valle: "Mi raccomando..."

Moggi: "Ci pensiamo noi a salvarti, se lottiamo ce la facciamo".

Bergamo: "Massimo, (De Santis) è tutto a posto?"

De Santis: "Ho parlato con i guardalinee gli ho spiegato un po' velatamente le cose, ci mettiamo in mezzo noi".

Bergamo: "L'importante è che tu vinca".

La Fiorentina batte il Brescia 3-0 e il Lecce ferma il Parma sul 3-3.

Mazzini: "I cavalli boni vengono sempre fori. Le nostre pedine funzionano sempre, l'operazione chirurgica è stata perfetta".

Della Valle: "Certi errori non li faremo più".

Attualità. Tampinare di SMS può diventare reato.

Da PuntoInformatico - di Dario Bonacina.

La molestia può correre sugli SMS: inviare con insistenza messaggi sgraditi può costituire reato. Lo stabilisce la prima sezione penale della Corte di Cassazione, applicando in una sentenza l'articolo 660 del Codice Penale.La condanna definitiva è conseguenza di un ricorso, che la cassazione ha respinto, presentato da tale Rosalia C., accusata di aver subissato via SMS Gianfranco G., e già condannata dal Tribunale di Udine al pagamento di un'ammenda dell'importo di 300 euro. La reiterazione dei messaggi, motivati da "gelosia e rancore" che la ragazza covava nei confronti del malcapitato, è stata giudicata come molestia per il tenore "sgradevole e derisorio". La ragazza ha motivato il ricorso con la convinzione che un SMS potesse essere assimilato ad una lettera e non ad una telefonata. Secondo la Cassazione, però, un SMS non può essere trattato come la corrispondenza epistolare: una lettera può essere rifiutata o cestinata, senza che venga neppure aperta. Un SMS raggiunge il destinatario, che lo legge senza poter sempre sapere chi glielo ha spedito. E, secondo la suprema Corte, può nuocere alla serenità psichica del destinatario.
La sentenza ribalta una decisione, presa sempre dalla Cassazione, di circa un anno fa e relativa ad un caso analogo. In quella fattispecie, la Corte aveva scagionato l'SMS, perché privo della caratteristica di petulanza: i messaggi erano stati inoltrati in orari diurni e quindi senza un disturbo connesso all'orario di riposo notturno, e in numero esiguo (solamente due SMS).

martedì, maggio 09, 2006

High tech. Un hacker entra nei computer della Nasa e scopre l'esistenza degli alieni.

Da RaiNetNews.

Un hacker britannico, Gary McKinnon, ha violato i computer della Nasa e afferma di avervi trovato prove sugli Ufo e su esistenze aliene. La notizia è pubblica sulla Stampa di oggi.

"Hanno la chiave per un'energia inesauribile e molte foto di astronavi", ha dichiarato McKinnon, che ora rischia 60 anni di carcere.

Accusato dagli Stati Uniti di aver causato danni per 700mila dollari, dice di aver passato due anni a cercare prove dell'esistenza degli Ufo e della tecnologia aliena. E di averle trovate: testimonianze, dice il giornale di
Torino, fanno riferimento all'antigravità, ad una fonte di energia di origine extraterrestre.

"Negli archivi conservano molte fotografie di astronavi aliene. Altre le cancellano per nascondere la verità", ha riferito ancora McKinnon che oggi, alla vigilia dell'udienza, torna a parlare con il programma 'Click' della Bbc per spiegare come ha fatto e che cosa ha trovato nei computer della Nasa.

domenica, maggio 07, 2006

High tech. L'ISO consacra l'Open Document.

Da PuntoInformatico.

Al termine di un processo durato due anni, il famoso formato dei documenti OpenDocument (ODF) ha finalmente guadagnato il riconoscimento ufficiale dell'International Organization for Standardization ( ISO ), che con una recente votazione ne ha fatto un proprio standard.

La certificazione di ODF da parte di ISO/IEC (International Engineering Consortium) è stata fortemente voluta, fra gli altri, dalla Commissione Europea : è stata infatti quest'ultima, nel maggio del 2004, ad esortare OASIS a presentare la specifica ODF all'ISO. OASIS, come noto, è il consorzio internazionale in seno al quale è stata sviluppata e standardizzata la prima versione ufficiale di ODF for Office Applications , una specifica ampiamente basata sul formato XML dei file sviluppato e perfezionato dalla comunità OpenOffice.org . OpenDocument può essere utilizzato gratuitamente da qualsiasi applicazione per l'ufficio senza nessuna licenza . Una caratteristica che, secondo i suoi sostenitori, svincola le aziende pubbliche e private dalle tecnologie proprietarie e dà loro la garanzia che tutti i propri documenti potranno essere sempre aperti e modificati. La strada dell'apertura è stata seguita anche da Microsoft , il cui formato Open XML è già stato sottoposto al vaglio di ECMA e ISO. Sebbene Open XML potrà essere utilizzato con una licenza libera da royalty, il big di Redmond conserva diritti esclusivi su questo formato : ciò significa che, al contrario di quanto avviene con ODF, chiunque voglia implementarlo, modificarlo od estenderlo, necessita della previa autorizzazione di Microsoft.

"Tutti indifferentemente (Microsoft inclusa) possono implementare software che legge e scrive documenti in ODF, ma soprattutto possono estenderlo in base alle proprie esigenze", spiegava già lo scorso anno Davide Dozza, maintainer del Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org.

Tra i maggiori promotori del giovane formato open source c'è ODF Alliance , che a pochi mesi dalla propria nascita ha visto triplicare i suoi membri : oggi le aziende, gli istituti accademici e le altre organizzazioni che fanno parte dell'alleanza sono circa 150.

"Non c'è dubbio che la ratifica dell'ISO, avvenuta fra l'altro con un grande numero di voti a favore, potrà accelerare la diffusione di ODF in tutto il mondo", ha commentato Mario Marcich , direttore esecutivo di ODF Alliance. "Il primo obiettivo della nostra alleanza è quello di agevolare la penetrazione di ODF all'interno delle pubbliche amministrazioni e degli enti governativi".

Economia. Gli acquisti italiani secondo Ebay.

Da DGMag.

E' il sito di aste online più famoso al mondo e grazie al suo punto di osservazione privilegiato non può che essere considerato un vero e proprio osservatorio sui modi di acquisto, gli usi e le abitudini degli italiani che utilizzano l'e-commerce. Ebay ha così deciso di portare alla luce proprio le abitudini di acquisto e di vendita, suddivise per regione, degli oltre 3 milioni di utenti italiani registrati sul sito dimostrando che si sbaglia chi pensa che su eBay acquistano solo collezionisti e indovina invece chi sostiene che eBay è il regno dove si può comprare e vendere davvero di tutto. E così se in tutta la nazione si acquistano cellulari ed abbigliamento e si vendono dvd (con una passione per i film internazionali), accessori per cellulari e per macchine digitali, dando uno sguardo più attento possiamo scoprire alcune cose molto divertenti. In Veneto per esempio si comprano, più che in ogni altra parte d’Italia, prodotti di erboristeria e si vende vino locale; in Liguria si acquistano prodotti per l’ufficio e si vendono creme solari. Gli utenti della Sardegna comprano vini rossi italiani e manuali di elettronica mentre quelli della Lombardia acquistano orologi da polso, fotocopiatrici e vendono pigiami e camicie da notte, più di quanto non si faccia nelle altre regioni. In Calabria si vendono tanti abiti da sposa e in generale le acquirenti migliori sono le friulane, che più di tutte le altre italiane, acquistano su eBay.it il vestito per il loro matrimonio. Gli umbri amano gli accessori per radio d’epoca e grammofoni, mentre in Basilicata, tra gli oggetti più comprati, si trovano gli attrezzi per il giardinaggio; i pugliesi vendono mediamente più degli altri italiani pannolini per bambini e accessori per gli scooter; al Molise spetta invece il primato nell’acquisto di telecomandi e trattamenti per la caduta dei capelli; musicali gli oggetti più venduti in Abruzzo, chitarre classiche, e nelle Marche, batterie. Il Piemonte ha il record di periferiche per PC acquistate, invece all’Emilia Romagna spetta quello della frutta fresca e in vaso; in Valle d’Aosta vengono comprati soprattutto giocattoli, mentre i siciliani vendono occhiali da vista e acquistano piccoli elettrodomestici. Il Trentino Alto Adige compra soprattutto pancetta, salame e porchetta, mentre la Toscana scarpe da uomo ed accessori per la tavola; gli utenti campani vendono lampadari, luci da esterno, campanelli e citofoni mentre quelli del Lazio impazziscono per le Vhs di documentari.
Paolo Levoni
, Responsabile Marketing di Categoria di eBay.it dice al proposito: "questa analisi evidenzia sia la passione degli italiani per esperienze di ecommerce diverse, sia la forza di eBay.it che con oltre 3.500 categorie mercelogiche offre occasioni di acquisto personalizzate e sempre soddisfacenti. La continua crescita delle offerte disponibili sul sito e degli acquisti testimonia come il commercio on-line stia divenendo un’abitudine sempre più frequente per gli italiani; basti pensare che, per fare qualche esempio, su eBay.it si vende una fotocamera digitale ogni 6 minuti, un DVD ogni 45 secondi e un oggetto di moda ogni 12".

venerdì, maggio 05, 2006

Politica e attualità. Processo Imi - Sir - Previti condannato a 6 anni in via definitiva.

Da DGMag.

Parola fine sul processo Imi-Sir, iniziato quasi 10 anni fa e conclusosi ieri con la pronuncia delle sentenze definitive a carico degli imputati da parte della Cassazione. Che ha deciso di "ridurre" di un anno la pena inflitta a Cesare Previti, da 7 a 6 anni di reclusione, e di "graziare" l'ex presidente dell' ufficio Gip di Roma Renato Squillante accusato di smistare le tangenti. L'assoluzione di Renato Squillante è stata motivata dalla Cassazione con il fatto che l'azione dell'ex capo dei Gip è "penalmente irrilevante" e si può classificare come un tentativo di "intermediazione tra privati". "E' stata scritta una pagina nera della giustizia italiana", hanno dichiarato i legali di Cesare Previti. "Siamo stati lasciati soli in questa battaglia, abbandonati da tutti. Chiederemo gli arresti domiciliari. C'è stata una demonizzazione mediatica di Previti e il risultato è una condanna ingiusta. Oggi in Italia la legalità non esiste più e lui è solo una delle vittime di questa giustizia ingiusta". Arresti domiciliari contemplati dalla legge ex Cirielli per coloro che hanno compiuto 70 anni ma per attendere i quali gli imputati condannati dovranno comunque scontare qualche giorno di carcere. Infatti la procedura prevede che dopo l'emissione della sentenza, i giudici della Cassazione trasmettano all'organo dell'esecuzione l'estratto della stessa e questo dia il via all'esecuzione. Nessuna immunità parlamentare per Cesare Previti nonostante l'art.68 della Costituzione, che impedisce l'arresto o la perquisizione di un parlamentare senza autorizzare della Camera a cui appartiene; è, infatti, esplicitamente prevista l'eccezione "...salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna...". E in questo caso la sentenza di condanna è irrevocabile. Per quanto riguarda gli altri soggetti coinvolti nel processo, nei riguardi del giudice Vittorio Metta è stata confermata la condanna a sei anni di reclusione. Per gli avvocati Attilio Pacifico e Giovanni Acampora pene ridotte rispetto a quelle inflitte loro dai giudici di secondo grado: 6 anni di reclusione al primo (7 in secondo grado) e tre anni e otto mesi al secondo (5 anni e 4 mesi in secondo grado). La corte di Cassazione ha cancellato le condanne inflitte dai giudici di secondo grado al figlio di Nino Rovelli, Felice Rovelli per il quale è stata dichiarata la prescrizione del reato. Per la vedova Rovelli, Primarosa Battistella, è stata annullata senza rinvio la sentenza di condanna. Al centro del caso Imi-Sir ci sono le tangenti che sarebbero state pagate a giudici romani per influenzare l'esito di un caso: l'assegnazione nella causa civile Imi-Sir alla famiglia Rovelli di un maxi rimborso di 1.000 miliardi lordi di lire. Contestualmente all'emissione delle sentenze, la sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha deciso di riaprire il processo Lodo Mondadori, accogliendo i ricorsi della Procura generale di Milano e della parte civile Cir-De Benedetti e annullando la sentenza della Corte d'Appello di Milano del 23 maggio scorso che aveva assolto tutti gli imputati nell'ambito della vicenda stessa. Sarà dunque un'altra sezione della Corte d'Appello di Milano ad esprimere un giudizio. La vicenda Lodo Mondadori si incentrava su presunte sentenze comprate che avevano assegnato il gruppo editoriale di Segrate alla Fininvest nella battaglia legale che nella seconda metà degli anni 80 aveva opposto Silvio Berlusconi al gruppo di Carlo De Benedetti.

giovedì, maggio 04, 2006

La "Mafia" del Calcio. Le intercettazioni - 2.

Da Il Romanista.it.

Gli stralci dei verbali delle intercettazioni telefoniche della Procura di Torino che ora sono finiti in Federcalcio e alla Procura di Roma. Tutte le intercettazioni sono relative a Luciano Moggi. Compaiono sulla scena, quali suoi interlocutori pressoché abituali, Pierluigi Pairetto, il vicepresidente della Federcalcio Innocenzo Mazzini, ovviamente Antonio Giraudo che della Juventus è l’amministratore delegato, Alessandro Moggi, che di Luciano è il figlio, ma che è soprattutto il presidente della Gea. Con cui fare affari e tessere la vasta tela del calciomercato. (FONTE: http://www.gazzetta.it/)
MOGGI & MAZZINI Come vecchi amici, le loro telefonate, sono infarcite di volgarità. Dalla telefonata del 16 settembre 2004.
Innocenzo Mazzini: "Pronto".
Luciano Moggi: "Pronto, 'sto ...beep".
I.M.: "Beep..., ma quando ti chiamo? A che ora?".
Intanto in un’altra telefonata del 14 settembre 2004, i due criticano la rubrica tenuta sula Gazzetta da Bergamo e Pairetto.
I.M.: "Senti, però, poi anche queste cose, hai visto gli attacchi terribili a questi due che sembrerebbero degli imbecilli".
L.M.: "Chi sono?".
I.M.: "Paolo e C. (Bergamo e Pairetto, ndr), che vanno a dire alla Gazzetta, questa è".
L.M.: "Ma sai chi è stato a fargli fare quell’articolo? Carraro! Carraro, sollecitato da Calabrese (allora direttore della Gazzetta, ndr), infatti stanotte io gliel’ho detto, ma siete scemi? Ma siete scemi, a fare una cosa del genere?".
I.M.: "Poi ci sono tutti gli altri giornali che sembran bestie".
L.M.: "Ma no, ma infatti ora li ho fatti smettere, adesso questa rubrica qui, lunedì prossimo, è finita". In realtà, la rubrica andrà avanti per altri sette mesi.
Sconcertanti quando parlano di Carraro. L’intercettazione è del 6 settembre 2004, il giorno dopo Moggi ha un incontro con Carraro. Si parla di elezioni federali.
I.M.: "Perché questo coglione, ricordati che lui crede, che anche se passa così come vuole normalmente, di vincere lui. Invece devi metterglielo nel... beep. Ricordatelo".
L.M.: "Ooh se ti dico lasciamici parlare, poi domani io ho l’appuntamento".
I.M.: "Va bene".
L.M.: "Alle 8 ci sentiamo".
Nella stessa telefonata i due parlano di un incontro con gli arbitri.
I.M.: "Venerdì vado a fare gli arbitri"
L.M.: "Venerdì vengo anch’io".
I.M.: "Gliel’ho detto ad Anto' (Giraudo?) e mi ha detto che non viene".
L.M.: "Lascia sta', quello è un ambiente un po' ibrido, meno uno ci si confonde e meglio è, e vale neppure la pena di starci alla lontana: Io uno ci faccio partecipa', o partecipo io o ci mando Alessio".
PADRE & FIGLIO Padre e figlio parlano a tutto campo del mondo del calcio. Dalla telefonata del 10 settembre 2004.
A.M.: "... io l’altro giorno, tu prendila come informazione, poi, io non lo so, mi sono rivisto con Preziosi (il presidente del Genoa, ndr), come sempre capita".
L.M.: "Uhm".
A.M.: "Mi ha incominciato a fare tutto un discorso, il calcio come cambia, bisogna stare attenti di qua, di là, Carraro, Galliani, poi mi fa, non vi fidate di Montezemolo. Dico perché? Perché io ho sentito una conversazione alla Juve, vogliono fare fuori tutti, rimane solo Giraudo".
L.M.: "Sì, ma questa è una cazzata".
A.M.: "Io te lo dico come cosa, siccome molte volte Preziosi è negli ambienti di questo genere qui, lui c’è dentro".
L.M.: "Non c’è mai".
A.M:: "Bé, pa', io te lo dico perché, insomma...".
L.M.: "È esattamente il contrario".
Tra le trascrizioni, che interessano maggiormente i magistrati romani, c’è quella che riguarda il calciatore della Lazio Liverani. L’intercettazione è del 19 agosto 2004.
A.M.: "Mi ha chiamato Morabito (procuratore), in particolare Vigorelli (procuratore), per sapere se volevi fa un cambio di prestiti per pija' Liverani".
L.M.: "No, no, ma perché ora lavorano per la Lazio?".
A.M.: "Che ne so, mi ha detto così?".
L.M.: "Porca miseria, da quando quello lì ha agganciato lì di sotto, mo ci voglio parla’ con quello, perché gli hanno dato Lopez e gli vogliono dare Marquez, a loro, eh?".
A.M.: "Eh, lo so".
GLI ALTRI Ci sono anche amichevoli telefonate con famosi giornalisti. Luciano Moggi telefona ad Aldo Biscardi.
Biscardi: "Pronto?".
Moggi: "Vorrei il dottor Biscardi".
B.: "Sono io".
M.: "Io sono Moggi Luciano".
B.: "Uehh...Lucia".
M.: "Dunque sta' a sentì, allora ieri ho chiamato qui il nostro amico di Trieste... Baldas (ex designatore e commentatore delle moviole del Processo, ndr). Gli ho fatto una bella cazziata, ma non ce n’era bisogno. Lui non ha colpa. La colpa ce l’hai tutta te de 'sta cosa".
Poi in seguito parlano di mercato. E di regali.
M.: "Ma se non viene poi un cambio non prendo più nessuno, ma perché dobbiamo ammazzare il campionato?".
B.: "No, tu non ammazzi un... beep, magari l’ammazzavi l’anno scorso mi dovresti dà 40 milioni, hai fatto la scommessa con me e hai perso".
M.: "Aldo, ma io... sei come un orologio già assicurato, che vuoi che ti dica?".
B.: "E dove sta?".
M.: "E lo sai che quando te lo dico...".
B.: "E non lo so. Non me lo mandi mai...".
M.: "Ma va... beep, uno te l’ho dato costava 40 milioni".
MOGGI & PAIRETTO E' l'1 settembre 2004, all’inizio della Champions League mancano ancora quindici giorni, ma il vicepresidente della Commissione arbitri dell’Uefa, nonché designatore (insieme a Bergamo) del campionato italiano Pierluigi Pairetto è già in grado di rassicurare il direttore generale della Juventus Luciano Moggi.
Luciano Moggi: "Pronto?".
Pierluigi Pairetto: "Ehilà, lo so che tu ti sei scordato di me mentre io mi sono ricordato di te".
M.: "Ma dai....".
P.: "Eh, ho messo un grande arbitro per la partita di Amsterdam".
M: "Chi è?".
P.: "Meier".
M.: "Alla grande!".
P.: "Va bene, era solo per dirti questo, vedi che io mi ricordo di te anche se tu ormai...".
M.: "Ma non rompere, adesso vedrai quando ritorno poi te lo dico io se mi sono scordato".
Ad Amsterdam, mercoledì 15 settembre l’arbitro sarà lo svizzero Meier. La Juve batterà l’Ajax 1-0.
Un passo indietro. Ventuno giorni prima di quella telefonata, l’11 agosto, Moggi e Pairetto sono di nuovo al telefono. La Juve il giorno precedente ha pareggiato a Torino l’andata dei preliminari Champions con gli svedesi del Djurgarden (2-2). E’ a rischio eliminazione.
Moggi: "Ma che beep di arbitro ci avete mandato?".
Pairetto: "Fandel è uno dei primi..."
M: "Ho capito, ma il gol di Miccoli è valido".
P: "No".
M: "E' valido, è valido".
P: "No era davanti".
M: "Ma che davanti, e poi tutto l’andamento della partita ha fatto un casino della madonna a noi...".
P: "Ma sai che questo è uno dei top...".
M: "Ma questo può andare in c..., Gigi, questo qui te lo dico io deve andare in c..., fidati di me. Ora mi raccomando giù a Stoccolma, eh?".
P: "Porco Giuda, mamma mia, questa veramente deve essere una partita...".
M: "Ma no, ma si vince... però con uno come questo qui resta difficile eh... capito?".
La telefonata continua. Moggi dispone pure le terne per le amichevoli precampionato: "A Messina mandami Consolo e Battaglia...".
P: "La terna l’ho già fatta".
M: "E chi ci hai mandato?"
P: "Mi pare Consolo e Battaglia".
M: "Con Cassarà, eh?".
P: "Sì".
M: "E per il Trofeo Berlusconi Pieri, mi raccomando".
P: "Non l’abbiamo ancora fatto".
M: "Lo facciamo dopo, dai".
P: "Vabbè, lo si fa poi quello".
Pieri il 28 agosto dirigerà Milan-Juventus, amichevole valida per il Trofeo Berlusconi. Vincerà la Juve 1-0. Delle volte qualcosa va (relativamente) storto. Sono giorni delicati, il 25 agosto c’è Djurgarden- Juventus e una qualificazione alla Champions ancora da conquistare. E' il 23 e Moggi s’informa presso la segreteria di Lega su chi è l’arbitro.
M: "L'arbitro è Cardozo, vero?".
Segr: "No, io vedo scritto Graham Poll".
M: "Uhm. Di dov’è l’arbitro?".
Segr: "E' inglese".
Passano pochi minuti e Moggi chiama Pairetto.
M: "Buongiorno".
P: "Ehilà, buongiorno".
M: "h, all’anima di Cardozo, eh?".
P: "Eh?".
M: "Graham Poll (Moggi in realtà storpia il nome, dice Paul Green)".
P: "Come?".
M: "Paul Green".
P: "Allora è successo qualcosa all’ultimo momento, io ho Cardozo, è successo qualcosa, si vede che è stato male, o qualcosa del genere".
M: "Informati, informati un momentino".
P: "Sì, sì, verifico subito". Paure ingiustificate. Con Poll arbitro, la Juve stravince a Djurgarden 4-1.
Il 16 settembre 2004, Moggi si preoccupa che "le tessere di Pairetto, biglietti, tessere e tutto sono già pronti?". Con la segreteria Juve si scende poi nel dettaglio. Moggi: "E poi il pass interno per la macchina di Pairetto". La segretaria Lella: "Sì, Pairetto ha tre tessere di tribuna ovest primo, quattro biglietti di tribuna d'onore e uno special". Più in là nella telefonata spunteranno fuori anche cinque biglietti ovest, ma quelli serviranno per la sezione arbitri di Nichelino.
MOGGI& GIRAUDO Amministratore delegato e direttore generale si sentono naturalmente spessissimo. Juventus e non solo. Il 14 agosto 2004 i due sono in piena fibrillazione arbitrale.
Giraudo: "Lo vediamo subito come tira, tu hai qualche notizia di come tira l’aria, lì a Sportilia?".
Moggi: "Bene bene con Gigi (Pairetto, ndr)".
G: "Ma non è come l’anno scorso?".
M: "No, no, con Gigi è una cannonata".
G: "Però adesso bisogna dirgli che si impegni per sto’ corvo, perché non si può mica andare avanti con sta testa di c...".
La conversazione va avanti, ma l’identità del "corvo" è destinata a restare misteriosa. Per il resto, le telefonate intercettate riguardano più o meno normali scambi di vedute sul calcio italiano. Niente di disdicevole, anche perché Giraudo è uomo navigato e sa pesare quasi sempre le parole. Se ne ricavano tuttavia un paio di siparietti piuttosto divertenti. Il primo riguarda la Nazionale. Lippi è cittì da poche settimane, ha perso malamente l’amichevole in Islanda. Giraudo, che lo conosce bene, è categorico: “Marcello non va da nessuna parte, non arriva neanche ai Mondiali”.
Moggi: "Comunque ti dico una cosa, si sta raccomandando come un cane".
G: "Lui?".
M: "Madonna, m’ha telefonato...".
G: "Perché adesso ha paura".
M: "Ha paura".
G: "Luciano, io ti dico cosa succede a lui, lui nel giro di dieci mesi ha dieci giocatori importanti contro. Non vogliono più andare in Nazionale, ha la stampa tutta contro. Non c’è storia, non c’ha proprio il carattere lui per fare quel mestiere. Tutti contro, guarda!".
M: "No, no, poi vuole fare le invenzioni, e via".
Per fortuna della Nazionale, Moggi e Giraudo questa volta saranno cattivi profeti. E lo sembrano anche quando si ritrovano, il 23 agosto 2004, a parlare, a proposito di mercato, del neopresidente della Lazio Lotito.
Giraudo: "Ma lui come te la mette, cosa ti dice?".
Moggi: "Che gli interessa, ma sai lui... questo è genuino, è un po' beep".
G: "Mah".
M: "Se non era beep non mi richiamava, aspettava richiamassi io".
Osservando quel che ha fatto la Lazio negli ultimi due anni, viene da pensare che in fondo Lotito tanto beep poi non deve esserlo.

La "Mafia" del Calcio. Moggi e le intercettazioni.

Da Tiscali Sport.

"Lippi va tenuto a bada… Quello non lo mando in Nazionale…Ma che c… di arbitro mi hai mandato!…" sono frasi come queste, tutte pronunciate da Luciano Moggi, che oggi scuotono il mondo del calcio. Dieci numeri di telefono tenuti sotto controllo per 48 giorni durante la stagione calcistica 2004/2005, sei dirigenti del mondo del pallone italiano intercettati mentre parlano di partite e arbitri con atteggiamenti tutt'altro che "sportivi". A fare da corredo nomi di giornalisti e persino di ministri, ma su tutti pesano le decisioni di Luciano Moggi, dirigente della Juventus. È questo il panorama emerso dalle indagini della Procura torinese trasmesse a quella romana e alla Federcalcio.
L'intreccio - A chiacchierare amenamente con Moggi di designazioni arbitrali, destini di calciatori o allenatori e segretarie che sanno troppo, sono Pierluigi Pairetto, ex designatore degli arbitri (in Italia e in Europa), il vicepresidente della Federcalcio Innocenzo Mazzini, l'amministratore delegato della Juve Antonio Girando, e Alessandro Moggi, direttore della società Gea e figlio del ds Luciano.
Le intercettazioni - Nelle telefonate si sente Moggi mentre assegna i compiti e concorda le designazioni con Pairetto, che per sei stagioni ha scelto gli arbitri che dovevano dirigere le partite del calcio italiano. Un esempio fra tanti è quello della partita del 10 agosto 2004 giocata a Torino, si tratta dell'andata dei preliminari di Champions League tra la Juve e gli svedesi del Djugarden. L'arbitro è tedesco Herbert Fandel che annulla un gol a Miccoli, finisce 2-2. L'indomani Moggi chiama Pairetto: "Gigi, ma che c… di arbitro ci avete mandato?". Pairetto tenta di difendersi: "Fandel è uno dei primi, il top". Moggi: "Ma può andare a fare in c…, te lo dico io. Oh, mi raccomando per Stoccolma (la partita di ritorno)".
Gli ordini - Ma Lucianone non dà disposizioni solo sulle partite di coppa, ci sono indicazioni precise anche per le amichevoli: "Oh, a Messina mandami Consolo e Battaglia. Con Cassarà, eh?". E Pairetto risponde: "Già fatto".E l'asservimento è tale che non è solo Moggi a chiamare Pairetto, ma anche il contrario: "Ho messo un grande arbitro per la partita di Amsterdam: Majer". E Moggi: "Alla grande, dai!". Pairetto: "Vedi che io mi ricordo di te, anche se tu ormai ti sei scordato di me". Moggi: "Ma non rompere, vedrai quando torno, poi te lo dico se mi son scordato".
Moggi Senior e Junior - Ma ci sono anche le amorevoli conversazioni fra padre e figlio, direttore delle Gea. I Moggi discutono del futuro di giocatori come Cristiano Zanetti, Galante, Chiellini, Zalayeta, Salas, Jankulovski. Interessante il discorso relativo alla trattativa per Fabrizio Miccoli con la Lazio. Papà Luciano afferma: "Io a Lotito gli ho chiesto 10 milioni e lui mi ha detto 5, no? Tu gli devi dire: guarda che io posso convincere mio padre a farlo a 7,5. Fagli un po' di storie all'inizio". Ma Alessandro, che gestisce Miccoli, incontra difficoltà perché il giocatore fa qualche storia. E allora Luciano chiama un suo amico perché gli dica "di fare meno lo stupido" altrimenti "non lo faccio chiamare in Nazionale, così gli metto giudizio, perché in Nazionale ce l'ho mandato io".
Testimoni scomodi - E ci sono anche bionde che "sanno troppo" da accontentare (Mazzini a Moggi: "La bionda va dicendo in giro che han messo di mezzo gli avvocati, e se non le danno ogni cosa fa scoppiare un gran casino, un bel bubbone". E ancora: "Stai attento ai giornali, sanno tutto, lei si è premunita e se apre bocca"), e personaggi da controllare (Moggi a Carraro: "Lippi va tenuto a bada, riordinato…Creandogli un ufficio con una segretaria, una che conosce arbitri internazionali").
Ombre anche sul crack del Napoli - Ciò che emerge dall'analisi delle telefonate è che a dettare legge è sempre lui, il direttore generale Juve, per avere arbitri graditi in partite internazionali e amichevoli di prestigio. Per non parlare della gestione famigliare della campagna acquisti di mezza serie A, le cene a casa Giraudo e persino il tentativo di pilotare il crack del Napoli calcio.
I reati - E se la procura torinese ha archiviato l'indagine per il fatto che non sussiste niente di "penalmente rilevante", quella romana invece ancora indaga sul conflitti d'interesse che oggi vede Alessandro Moggi indagato per illecita concorrenza con minacce e violenza. Ciò che si configura è l'ipotesi di controllo della Gea World sul mondo arbitrale e sui destini di diversi procuratori del calcio.
Le indagini - La procura di Roma nei prossimi giorni ascolterà Stefano Argilli, del Siena, che prima dell'ultima partita Siena-Juventus (0-3, domenica scorsa) aveva detto al quotidiano Avvenire: "Nel club di De Luca comandano Moggi e la Gea, con la Juve abbiamo sempre perso e io sono stato cacciato per volontà loro". E poi c'è chi ha voglia di pulizia: "Il vero cancro del calcio è questo. Ci vogliono istituzioni serie con la volontà di sopprimere i gruppi di potere - ha affermato il presidente del Palermo e vicepresidente di Lega, Maurizio Zamparini - agenzie come la Gea dovrebbero sparire. Fino ad oggi, purtroppo, le nostre istituzioni sono state il contrario della serietà".