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venerdì, maggio 05, 2006

Politica e attualità. Processo Imi - Sir - Previti condannato a 6 anni in via definitiva.

Da DGMag.

Parola fine sul processo Imi-Sir, iniziato quasi 10 anni fa e conclusosi ieri con la pronuncia delle sentenze definitive a carico degli imputati da parte della Cassazione. Che ha deciso di "ridurre" di un anno la pena inflitta a Cesare Previti, da 7 a 6 anni di reclusione, e di "graziare" l'ex presidente dell' ufficio Gip di Roma Renato Squillante accusato di smistare le tangenti. L'assoluzione di Renato Squillante è stata motivata dalla Cassazione con il fatto che l'azione dell'ex capo dei Gip è "penalmente irrilevante" e si può classificare come un tentativo di "intermediazione tra privati". "E' stata scritta una pagina nera della giustizia italiana", hanno dichiarato i legali di Cesare Previti. "Siamo stati lasciati soli in questa battaglia, abbandonati da tutti. Chiederemo gli arresti domiciliari. C'è stata una demonizzazione mediatica di Previti e il risultato è una condanna ingiusta. Oggi in Italia la legalità non esiste più e lui è solo una delle vittime di questa giustizia ingiusta". Arresti domiciliari contemplati dalla legge ex Cirielli per coloro che hanno compiuto 70 anni ma per attendere i quali gli imputati condannati dovranno comunque scontare qualche giorno di carcere. Infatti la procedura prevede che dopo l'emissione della sentenza, i giudici della Cassazione trasmettano all'organo dell'esecuzione l'estratto della stessa e questo dia il via all'esecuzione. Nessuna immunità parlamentare per Cesare Previti nonostante l'art.68 della Costituzione, che impedisce l'arresto o la perquisizione di un parlamentare senza autorizzare della Camera a cui appartiene; è, infatti, esplicitamente prevista l'eccezione "...salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna...". E in questo caso la sentenza di condanna è irrevocabile. Per quanto riguarda gli altri soggetti coinvolti nel processo, nei riguardi del giudice Vittorio Metta è stata confermata la condanna a sei anni di reclusione. Per gli avvocati Attilio Pacifico e Giovanni Acampora pene ridotte rispetto a quelle inflitte loro dai giudici di secondo grado: 6 anni di reclusione al primo (7 in secondo grado) e tre anni e otto mesi al secondo (5 anni e 4 mesi in secondo grado). La corte di Cassazione ha cancellato le condanne inflitte dai giudici di secondo grado al figlio di Nino Rovelli, Felice Rovelli per il quale è stata dichiarata la prescrizione del reato. Per la vedova Rovelli, Primarosa Battistella, è stata annullata senza rinvio la sentenza di condanna. Al centro del caso Imi-Sir ci sono le tangenti che sarebbero state pagate a giudici romani per influenzare l'esito di un caso: l'assegnazione nella causa civile Imi-Sir alla famiglia Rovelli di un maxi rimborso di 1.000 miliardi lordi di lire. Contestualmente all'emissione delle sentenze, la sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha deciso di riaprire il processo Lodo Mondadori, accogliendo i ricorsi della Procura generale di Milano e della parte civile Cir-De Benedetti e annullando la sentenza della Corte d'Appello di Milano del 23 maggio scorso che aveva assolto tutti gli imputati nell'ambito della vicenda stessa. Sarà dunque un'altra sezione della Corte d'Appello di Milano ad esprimere un giudizio. La vicenda Lodo Mondadori si incentrava su presunte sentenze comprate che avevano assegnato il gruppo editoriale di Segrate alla Fininvest nella battaglia legale che nella seconda metà degli anni 80 aveva opposto Silvio Berlusconi al gruppo di Carlo De Benedetti.