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RaiNews24.
Aggiotaggio, fatturazione di operazioni inesistenti, occultamento di scritture contabili. Sarebbero queste le ipotesi di reato contestate a Stefano Ricucci, arrestato dalla Guardia di finanza negli uffici della Magiste, in viale Regina Margherita. L'interrogatorio di garanzia per il presidente della finanziaria Magiste, Stefano Ricucci, e' stato fissato per giovedi' prossimo. Quasi sicuramente si terra' nel carcere di Regina Coeli. Con ricucci sono state arrestate altre tre persone. I tre arrestati sono un brigadiere della Guardia di Finanza, Leccese, un ex ufficiale dell'esercito, Tavano e un imprenditore, Di Lernia. Secondo quanto si e' appreso era il finanziere raccoglieva informazioni sulle indagini della Finanza.
I tre sono stati arrestati con le accuse di rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento, passava poi a Tavano che aveva il compito di avvertire Di Lernia, l'impreditore. Secondo fonti giudiziarie quest'ultimo avrebbe parlato al telefono, un cellulare che gli arrestati definivano nelle intercettazioni 'sicuro', con Gargiulo e lo stesso Ricucci. Le ordinanze di custodia cautelare sono state chieste dai pm romani Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli.
Pericoli di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato con riferimento alla collocazione delle quote del pacchetto azionario Rcs. Sono questi elementi che hanno determinato l'emissione dell' ordinanza di custodia cautelare in carcere per Stefano Ricucci e per altre tre persone, tra le quali un pubblico ufficiale. Stefano Ricucci e' stato arrestato subito dopo il suo rientro a Roma dalle vacanze di Pasqua, che l'immobiliarista aveva trascorso insieme alla moglie Anna Falchi, a Ischia. Ricucci e' stato rinchiuso nel carcere di Regina Coeli, in una cella di isolamento.Il gip della capitale ha firmato il provvedimento evidenziando, nella parte conclusiva del dettagliato documento, l'inquinamento delle prove che stava portando avanti l'immobiliarista romano e anche la reiterazione del reato. Ricucci e' stato il protagonista della piu' rapida e chiacchierata scalata nel cuore della finanza italiana. Tanto da arrivare a suon di milioni a reclamare il controllo del Corriere della Sera. Un'operazione, la sua, condotta completamente sul mercato con un affondo deciso che lo ha portato ad incrementare quotidianamente la propria quota in Rcs Mediagroup.
Con il 4,9% detenuto in Antonveneta e in Bnl, di cui e' diventato consigliere varcando per la prima volta la soglia di uno dei grandi cda, Ricucci e' stato protagonista in tutte e tre le grandi partite finanziarie del 2005
Al centro delle cronache economiche, si e' guadagnato anche la ribalta del gossip, grazie al matrimonio con l'attrice Anna Falchi. E' proprio il fidanzamento con la Falchi, nel 2002, a garantirgli le prime copertine. Ma il passaggio dalla carta patinata a quella delle pagine economiche e' rapido.
E' l'acquisto di una quota importante di Capitalia, circa il 5%, a proiettarlo nel gotha della finanza. Anche se l'accoglienza del presidente, Cesare Geronzi, non fu proprio incoraggiante: "Ricucci chi?". Da quel giorno, pero', volenti o nolenti, tutti i big del credito e della finanza hanno imparato a conoscerlo.