Blog Community - Il Blog Portale di Politica, Economia, Software, Computer e tanto altro..

sabato, febbraio 18, 2006

Economia. Secondo l'Istat, nel commercio estero mai così male dagli anni '80.

Da L'Espresso.

Le importazioni di petrolio e gas fanno sprofondare il saldo del commercio estero in Italia. Secondo i dati diffusi dall'Istat, nel 2005 ha toccato un record negativo di 10.368 milioni di euro (il deficit nel 2004 è stato di 1.221 milioni di euro), un risultato che non si toccava dagli anni Ottanta. Nel 2005 le esportazioni complessive sono cresciute del 3,7% rispetto al 2004, mentre le importazioni sono aumentate del 6,8%. Greggio e gas naturale pesano per il 13,4% nelle importazioni complessive e sono cresciute dal 10,3% del 2004 al 13,4% del 2005. Se non ci fossero, sottolinea l'istituto di statistica, il saldo della bilancia commerciale sarebbe positivo. D'altro canto la voce petrolio raffinato è una di quelle con il segno positivo più marcato tra le esportazioni del nostro Paese. Le variazioni positive più elevate delle esportazioni - spiega l'Istat - sono state registrate appunto per i prodotti petroliferi raffinati, per i prodotti chimici e le fibre sintetiche artificiali e per i metalli. Le flessioni maggiori si sono invece manifestate per i mobili e per i prodotti in legno. Nel 2005, dunque, il saldo della bilancia commerciale al netto dei prodotti energetici è positivo per 30.214 milioni euro a fronte di un surplus di 27.965 milioni di euro nel 2004. Sempre per quanto riguarda l'interscambio complessivo, nel solo mese di dicembre 2005, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, le esportazioni sono aumentate del 4,2% e le importazioni dell'8,7%. Con un saldo commerciale negativo per 1.371 milioni di euro a fronte di un deficit di 503 milioni di euro registrato nel 2004.
Guardando il dato relativo all'interscambio tra Italia e Paesi dell'Unione Europea, c'è un saldo negativo di 2 miliardi (1,8 l'anno prima), le esportazioni sono cresciute dell'1,1% e le importazioni dell'1,2%.