Ambiente. Sfruttando il serbatoio idrico, energia pulita per diecimila abitanti.
Da Prima Pagina Regione Toscana - di Remo Fattorini.
Produrre oltre 8 milioni di chilowatt di energia elettrica, quanto serve per alimentare un comune di diecimila abitanti, senza inquinare, ad emissioni zero. Questo è quanto accadrà con l'entrata in funzione della nuova centrale elettrica di Bilancino, inaugurata stamani dal presidente di Publiacqua, Amos Cecchi, dal sindaco di Barberino, Gian Piero Luchi e dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini.
L'accordo per la realizzazione di questa centrale idroelettrica fu firmato nel febbraio 2003. In soli tre anni è stata progettata e costruita, e oggi ha iniziato a produrre energia elettrica. L’opera ha richiesto un investimento di 4,5 milioni di euro, a cui la Regione ha contribuito con un finanziamento di circa 800.000 euro, utilizzando le risorse comunitarie previste dal Docup 2003-2006.
'E’ una piccola centrale, ma simbolicamente grande. Servirà per accendere molte lampadine, mi auguro che accenda anche la lampadina di coloro che sono chiamati a governare - afferma ricorrendo all’ironia il presidente della Regione Martini – Come quella che si accese per l’allora presidente della Regione Gianfranco Bartolini. Fu lui a compiere la scelta di realizzare l’invaso di Bilancino. Oggi, di fronte a questa realtà, è semplice dire che aveva ragione, ma allora vi fu una discussione aspra e impegnativa, e Bartolini riuscì a difendere quella scelta di cui oggi constatiamo un ulteriore beneficio. La nuova centrale è una risorsa in più, che si aggiunge a quelle già concretizzate con il completamento dell’invaso: una migliore regimazione delle acque del bacino dell’Arno, la disponibilità di un serbatoio di acqua potabile per l’intera area metropolitana, una risorsa turistica per il Mugello”.
“La Toscana è chiamata nei prossimi anni – prosegue Martini – a prendere altre decisioni importanti sulle infrastrutture. Abbiamo bisogno di nuove opere per far compiere un salto di qualità alla nostra regione. Mi auguro che la classe politica di oggi dimostri la stessa capacità e lungimiranza di quella di allora. E spero che anche il dibattito politico cresca e si dimostri all’altezza della sfida, anche se non lo darei per scontato. Sempre più spesso, quando si è chiamati a pronunciarsi sulle grandi opere, è più facile dire di no che dire di sì”.Fra i vantaggi della centrale idroelettrica di Bilancino c’è anche quello del contributo alla realizzazione degli obiettivi del Protocollo di Kyoto: produrre 8 milioni di chilowatt di energia idrolettrica comporta l’abbattimento di 6.000 tonnellate di emissioni di CO2 in atmosfera. Bilancino quindi contribuisce anche alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. “Una realizzazione di piccole dimensioni – precisa il presidente Martini – ma se ripetuta sul territorio regionale potrà dare risultati assai significativi in materia di bilancio energetico. Abbiamo bisogno di produrre più energia, ma in modo pulito. La Regione si propone, entro il 2012, di produrre il 50% del fabbisogno di elettricità con fonti rinnovabili (oggi siamo al 30%), riducendo così le emissioni in atmosfera di ben 4 milioni di tonnellate di anidride carbonica rispetto ai livelli del 2002. In questo modo rispetteremo i parametri del Protocollo di Kyoto”.
Produrre oltre 8 milioni di chilowatt di energia elettrica, quanto serve per alimentare un comune di diecimila abitanti, senza inquinare, ad emissioni zero. Questo è quanto accadrà con l'entrata in funzione della nuova centrale elettrica di Bilancino, inaugurata stamani dal presidente di Publiacqua, Amos Cecchi, dal sindaco di Barberino, Gian Piero Luchi e dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini.
L'accordo per la realizzazione di questa centrale idroelettrica fu firmato nel febbraio 2003. In soli tre anni è stata progettata e costruita, e oggi ha iniziato a produrre energia elettrica. L’opera ha richiesto un investimento di 4,5 milioni di euro, a cui la Regione ha contribuito con un finanziamento di circa 800.000 euro, utilizzando le risorse comunitarie previste dal Docup 2003-2006.
'E’ una piccola centrale, ma simbolicamente grande. Servirà per accendere molte lampadine, mi auguro che accenda anche la lampadina di coloro che sono chiamati a governare - afferma ricorrendo all’ironia il presidente della Regione Martini – Come quella che si accese per l’allora presidente della Regione Gianfranco Bartolini. Fu lui a compiere la scelta di realizzare l’invaso di Bilancino. Oggi, di fronte a questa realtà, è semplice dire che aveva ragione, ma allora vi fu una discussione aspra e impegnativa, e Bartolini riuscì a difendere quella scelta di cui oggi constatiamo un ulteriore beneficio. La nuova centrale è una risorsa in più, che si aggiunge a quelle già concretizzate con il completamento dell’invaso: una migliore regimazione delle acque del bacino dell’Arno, la disponibilità di un serbatoio di acqua potabile per l’intera area metropolitana, una risorsa turistica per il Mugello”.
“La Toscana è chiamata nei prossimi anni – prosegue Martini – a prendere altre decisioni importanti sulle infrastrutture. Abbiamo bisogno di nuove opere per far compiere un salto di qualità alla nostra regione. Mi auguro che la classe politica di oggi dimostri la stessa capacità e lungimiranza di quella di allora. E spero che anche il dibattito politico cresca e si dimostri all’altezza della sfida, anche se non lo darei per scontato. Sempre più spesso, quando si è chiamati a pronunciarsi sulle grandi opere, è più facile dire di no che dire di sì”.Fra i vantaggi della centrale idroelettrica di Bilancino c’è anche quello del contributo alla realizzazione degli obiettivi del Protocollo di Kyoto: produrre 8 milioni di chilowatt di energia idrolettrica comporta l’abbattimento di 6.000 tonnellate di emissioni di CO2 in atmosfera. Bilancino quindi contribuisce anche alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. “Una realizzazione di piccole dimensioni – precisa il presidente Martini – ma se ripetuta sul territorio regionale potrà dare risultati assai significativi in materia di bilancio energetico. Abbiamo bisogno di produrre più energia, ma in modo pulito. La Regione si propone, entro il 2012, di produrre il 50% del fabbisogno di elettricità con fonti rinnovabili (oggi siamo al 30%), riducendo così le emissioni in atmosfera di ben 4 milioni di tonnellate di anidride carbonica rispetto ai livelli del 2002. In questo modo rispetteremo i parametri del Protocollo di Kyoto”.