High tech. Attacco ad alcuni siti danesi da parte di Hacker islamici.
Da DGMag.
Non più solo nel reale ma anche online: la protesta islamica contro le vignette satiriche su Maometto si è trasferita infatti online.Secondo la Bbc, infatti, presunti hacker musulmani sono riusciti a manomettere circa 900 siti danesi, usandoli per pubblicare minacce e proteste contro le vignette satiriche sul profeta Maometto. Il numero degli attacchi raggiunge le 1000 pagine se vi si includono anche i siti fuori dalla Danimarca.Si tratta per la maggior parte di siti Web di piccole aziende o piccole realtà che non hanno sistemi adeguati per la protezione e che dunque sono vulnerabili agli attacchi esterni di persone esperte.Sul sito del fotografo Thomas Jorgensen per esempio è stata pubblicata una foto che ritrae un manichino dipinto con i colori della bandiera danese attaccata ad un cappio per impiccagione.Su altri siti come quello dell'editoriale di Informationsforlag compare un messaggio in arabo con una traduzione in inglese: "tutto tranne il nostro profeta -- Allahu Akbar -- la Jihad è la nostra strada".A dare l'allarme è stata la società Zone-H che si occupa di monitorare il Web e secondo la quale non sono stati attaccati siti governativi nè il sito del giornale Jyllands-Posten che ha per primo pubblicato le caricature."Ciò che è emerso dall'inchiesta è quanto prevedeva Zone-H: l'uso di Internet come strumento per diffondere le proteste digitali in relazione a ciò che avviene nel contesto mondiale", ha scritto Zone-H.Il risultato degli attacchi da parte degli hacker è stato solo di mantenere alta l'attenzione nei confronti della vicenda legata alla pubblicazione delle vignette satiriche su Maometto.
Non più solo nel reale ma anche online: la protesta islamica contro le vignette satiriche su Maometto si è trasferita infatti online.Secondo la Bbc, infatti, presunti hacker musulmani sono riusciti a manomettere circa 900 siti danesi, usandoli per pubblicare minacce e proteste contro le vignette satiriche sul profeta Maometto. Il numero degli attacchi raggiunge le 1000 pagine se vi si includono anche i siti fuori dalla Danimarca.Si tratta per la maggior parte di siti Web di piccole aziende o piccole realtà che non hanno sistemi adeguati per la protezione e che dunque sono vulnerabili agli attacchi esterni di persone esperte.Sul sito del fotografo Thomas Jorgensen per esempio è stata pubblicata una foto che ritrae un manichino dipinto con i colori della bandiera danese attaccata ad un cappio per impiccagione.Su altri siti come quello dell'editoriale di Informationsforlag compare un messaggio in arabo con una traduzione in inglese: "tutto tranne il nostro profeta -- Allahu Akbar -- la Jihad è la nostra strada".A dare l'allarme è stata la società Zone-H che si occupa di monitorare il Web e secondo la quale non sono stati attaccati siti governativi nè il sito del giornale Jyllands-Posten che ha per primo pubblicato le caricature."Ciò che è emerso dall'inchiesta è quanto prevedeva Zone-H: l'uso di Internet come strumento per diffondere le proteste digitali in relazione a ciò che avviene nel contesto mondiale", ha scritto Zone-H.Il risultato degli attacchi da parte degli hacker è stato solo di mantenere alta l'attenzione nei confronti della vicenda legata alla pubblicazione delle vignette satiriche su Maometto.