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mercoledì, dicembre 21, 2005

Politica. L'UE apre un indagine sugli incentivi per l'acquisto del decoder digitale terrestre.

Dopo il palese fallimento della strategia del governo sul digitale terrestre (solo 3 milioni i decoder venduti su una previsione di 20 milioni), e lo slittamento al 2008 per il passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale (era previsto per il 2006), la Commissione europea ha aperto un'indagine sui finanziamenti statali per l'acquisto del decoder digitale terrestre. L'antitrust ha dichiarato che gli incentivi hanno favorito le emittenti Tv che erano presenti già sul mercato. A guadagnarci è stato proprio l'attuale Presidente del Consiglio Berlusconi perchè, come si legge sul sito dell'Unità "non solo con la vendita delle partite sul digitale terrestre si apre un nuovo mercato in cui Mediaset è subito entrata, ma soprattutto perché il digitale terrestre è stato il grimaldello con cui si è evitato il trasferimento sul satellite di Rete4. Sono stati i canali satellitari SkyItalia ed Europa7, esclusi dagli incentivi negli anni passati, a ricorrere alla Commissione Ue per sollecitare l'inchiesta dell'antitrust comunitario. Dopo l'avvio della procedura, l'Italia avrà un mese per inviare a Bruxelles le sue osservazioni, sulla cui base la Commissione prenderà una decisione definitiva". In più è da sottolineare che Paolo Berlusconi è tra i produttori di un modello del decoder, tanto per intrecciare ancora di più il conflitto d'interesse del Premier.