Ambiente. Fonti rinnovabili e quattro quartieri ecologici a Roma.
Da Greenplanet.
Aumentare il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili, costruire un polo ad idrogeno a Civitavecchia e dare vita a quattro quartieri ecologici a Roma, costruiti secondo le tecniche della bio-edilizia. Sono alcuni degli obiettivi che la Regione Lazio perseguirà nei prossimi tre anni grazie al fondo unico di 100 milioni di euro per le energie rinnovabili, approvato ad unanimità con un emendamento alla Finanziaria regionale. «È la manovra più importante - ha detto ieri in una conferenza stampa l’assessore regionale all’ambiente Angelo Bonelli - in questa materia, che permetterà al Lazio di divenire leader nella produzione di energie rinnovabili in Italia e non solo, coniugando una politica ambientale con la qualità della vita e con una politica economica». Le attività che si realizzeranno, dovrebbero permettere nei tre anni l'assunzione totale di 30 mila persone. Tra le iniziative più importanti che verranno realizzate grazie al finanziamento della Regione, c’è lo stanziamento di un fondo di rotazione di 15 milioni di euro per i cosiddetti microproduttori di energia elettrica rinnovabile: «Piccoli impianti da 20-30 chilowatt - ha spiegato Bonelli - per soddisfare il bisogno energetico di famiglie e gruppi di famiglie. È un sistema democratico per la produzione di energia elettrica che non inquina, e la leva finanziaria del fondo potrà essere implementata fino a raggiungere i 100 milioni di euro». Il fondo unico servirà, tra le altre cose, a supportare la realizzazione di quattro quartieri ecologici nella periferia della capitale, con il coinvolgimento di 5-6 mila abitanti e l'impiego, fin dalla prima fase nel 2006, di circa 1.700 lavoratori. I quartieri interessati sono Torraccio (VII Municipio), Cavapace (XI Municipio), la Storta (XIX Municipio) e Radicelli-Due Pini (XII Municipio), «inseriti in aree di pregio ambientale che, però, hanno subito una ferita e che ora noi vogliamo guarire».
Aumentare il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili, costruire un polo ad idrogeno a Civitavecchia e dare vita a quattro quartieri ecologici a Roma, costruiti secondo le tecniche della bio-edilizia. Sono alcuni degli obiettivi che la Regione Lazio perseguirà nei prossimi tre anni grazie al fondo unico di 100 milioni di euro per le energie rinnovabili, approvato ad unanimità con un emendamento alla Finanziaria regionale. «È la manovra più importante - ha detto ieri in una conferenza stampa l’assessore regionale all’ambiente Angelo Bonelli - in questa materia, che permetterà al Lazio di divenire leader nella produzione di energie rinnovabili in Italia e non solo, coniugando una politica ambientale con la qualità della vita e con una politica economica». Le attività che si realizzeranno, dovrebbero permettere nei tre anni l'assunzione totale di 30 mila persone. Tra le iniziative più importanti che verranno realizzate grazie al finanziamento della Regione, c’è lo stanziamento di un fondo di rotazione di 15 milioni di euro per i cosiddetti microproduttori di energia elettrica rinnovabile: «Piccoli impianti da 20-30 chilowatt - ha spiegato Bonelli - per soddisfare il bisogno energetico di famiglie e gruppi di famiglie. È un sistema democratico per la produzione di energia elettrica che non inquina, e la leva finanziaria del fondo potrà essere implementata fino a raggiungere i 100 milioni di euro». Il fondo unico servirà, tra le altre cose, a supportare la realizzazione di quattro quartieri ecologici nella periferia della capitale, con il coinvolgimento di 5-6 mila abitanti e l'impiego, fin dalla prima fase nel 2006, di circa 1.700 lavoratori. I quartieri interessati sono Torraccio (VII Municipio), Cavapace (XI Municipio), la Storta (XIX Municipio) e Radicelli-Due Pini (XII Municipio), «inseriti in aree di pregio ambientale che, però, hanno subito una ferita e che ora noi vogliamo guarire».