Politica e finanza. Pesanti le accuse nell'ordine di custodia per l'ex ad: "Fiorani capo di un gruppo criminoso"
Da: http://www.repubblica.it/
Decine di perquisizioni sono state eseguite stamattina dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta sulla scalata Antonveneta che ha portato ieri all'arresto dell'ex amministratore delegato di Bpi Gianpiero Fiorani. Le perquisizioni riguardano in tutto 37 persone. Tra loro, manager della Banca popolare italiana attualmente in carica o che lo sono stati in passato, compresi il presidente Giovanni Benevento e il vicepresidente del Cda Desiderio Zoncada. Una parte delle perquisizioni sono state eseguite dalla polizia cantonale ticinese. I militi svizzeri, in seguito a una rogatoria della Procura di Milano e su ordine della procura elvetica hanno visitato la Bpl Bank Suisse, nonché diverse società e studi professionali. Nella notte le Fiamme gialle avevano invece completato alcuni accertamenti di rito presso le abitazioni di Fiorani e delle altre persone colpite dall'ordine di custodia cautelare emesso dal gip di Milano Clementina Forleo. L'ex amministratore di Bpl è ora rinchiuso nel carcere di San Vittore con le accuse di aggiotaggio, associazione per delinquere insider trading, truffa aggravata e appropriazione indebita. Il quadro accusatorio che emerge nei suoi confronti dal dispositivo di custodia cautelare è davvero pesante. Fiorani, scrive il giudice Forleo, "costituiva, promuoveva, organizzava e dirigeva l'associazione criminosa" ed era lui che individuava "le operazioni immobiliari e finanziarie, dalle quali trarre illeciti profitti". Inoltre, si legge sempre nell'ordine di arresto, si sarebbe occupato "per il tramite dei suoi uomini di fiducia delle trattative, anche occulte" per l'acquisizione della svizzera banca Adamas e la dismissione degli asset immobiliari del gruppo Bpl. Trattative dalle quali "conseguiva per sé e per altri ingenti profitti". Dalla ricostruzione della procura emerge anche che gran parte dei soldi frutto delle appropriazioni indebite effettuate da Fiorani e dal suo entourage andavano a politici nazionali.
Decine di perquisizioni sono state eseguite stamattina dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta sulla scalata Antonveneta che ha portato ieri all'arresto dell'ex amministratore delegato di Bpi Gianpiero Fiorani. Le perquisizioni riguardano in tutto 37 persone. Tra loro, manager della Banca popolare italiana attualmente in carica o che lo sono stati in passato, compresi il presidente Giovanni Benevento e il vicepresidente del Cda Desiderio Zoncada. Una parte delle perquisizioni sono state eseguite dalla polizia cantonale ticinese. I militi svizzeri, in seguito a una rogatoria della Procura di Milano e su ordine della procura elvetica hanno visitato la Bpl Bank Suisse, nonché diverse società e studi professionali. Nella notte le Fiamme gialle avevano invece completato alcuni accertamenti di rito presso le abitazioni di Fiorani e delle altre persone colpite dall'ordine di custodia cautelare emesso dal gip di Milano Clementina Forleo. L'ex amministratore di Bpl è ora rinchiuso nel carcere di San Vittore con le accuse di aggiotaggio, associazione per delinquere insider trading, truffa aggravata e appropriazione indebita. Il quadro accusatorio che emerge nei suoi confronti dal dispositivo di custodia cautelare è davvero pesante. Fiorani, scrive il giudice Forleo, "costituiva, promuoveva, organizzava e dirigeva l'associazione criminosa" ed era lui che individuava "le operazioni immobiliari e finanziarie, dalle quali trarre illeciti profitti". Inoltre, si legge sempre nell'ordine di arresto, si sarebbe occupato "per il tramite dei suoi uomini di fiducia delle trattative, anche occulte" per l'acquisizione della svizzera banca Adamas e la dismissione degli asset immobiliari del gruppo Bpl. Trattative dalle quali "conseguiva per sé e per altri ingenti profitti". Dalla ricostruzione della procura emerge anche che gran parte dei soldi frutto delle appropriazioni indebite effettuate da Fiorani e dal suo entourage andavano a politici nazionali.