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mercoledì, dicembre 14, 2005

Politica e finanza. Antonveneta, arresti per Fiorani e altre quattro persone



di Emilio Parodi (Reuters)

Gianpiero Fiorani, l'ex ad della Banca Popolare Italiana da molti media e politici considerato favorito dal governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio nelle opa bancarie, è stato arrestato stasera con altre quattro persone, con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata all'appropriazione indebita e ad altri reati per cui era partita l'inchiesta condotta dai pm Eugenio Fusco e Giulia Perrotti: aggiotaggio e insider trading. Oltre a Fiorani, le misure interessano l'ex direttore finanziario di Bpi Gianfranco Boni, l'ex consulente della banca Silvano Spinelli e i fiduciari svizzeri Paolo Umberto Marmont e Fabio Massimo Conti, gestori del fondo Victoria & Eagle.Fiorani, dimessosi nei mesi scorsi dalle cariche in Bpi, è fra le decine di indagati, fra i quali l'immobiliarista romano Stefano Ricucci e l'imprenditore bresciano Emilio Gnutti, dell'inchiesta condotta dai pm Fusco e Perrotti con le ipotesi a vario titolo di reato di aggiotaggio, ostacolo alla Consob e insider trading in merito alla tentata acquisizione di Antonveneta da parte di Bpi. Il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio, accusato da media e politici di aver favorito Fiorani, ha sempre respinto le accuse di parzialità ed è rimasto al suo posto nonostante le richieste di dimissioni giunte da più parti. I sindacati della Banca d'Italia che ieri hanno scioperato contro la gestione Fazio, hanno chiesto alla Banca centrale europea di verificare se l'atteggiamento di Fazio, che avrebbe ricevuto dei regali da Fiorani, sia in linea con il codice di condotta per i membri del consiglio direttivo. Secondo il libro di due giornalisti "L'intrigo - Banche e risparmiatori nell'era Fazio" si elencano dei regali che Fazio, moglie, figlio e quattro figlie avrebbero ricevuto da Fiorani. Nella prima fase delle indagini, i pm milanesi avevano puntato l'attenzione su un gruppo di persone che, con affidamenti della Pop Lodi (ora Pop Italiana) avevano effettuato compravendite di titoli Antonveneta per circa 550 milioni di euro. L'indagine si era poi concentrata sui soggetti, alleati della Lodi, per i quali Consob aveva accertato un concerto nell'ambito dell'acquisto di azioni Antonveneta. Le azioni Antonveneta di Bpi e dei "concertisti" sono sotto sequestro della magistratura dal luglio scorso. Bpi si è accordata per la cessione della sua quota Antonveneta agli ex concorrenti di Abn Amro, operazione subordinata al dissequestro dei titoli da parte dei magistrati.