Politica e finanza. Bufera su Antonio Fazio, Fiorani sabato sarà interrogato
Da: unita.it
«Sto benissimo, sono un po’ in ritardo». Neppure l'arresto di Fiorani e degli altri vertici della Bpi hanno avuto il potere di scuotere il numero Uno di Palazzo Koch dalla sua imperturbabilità. Così, mercoledì sera, entrando alla Bce per la cena del Consiglio direttivo dell' Eurotower, Antonio Fazio si limita a dire ai giornalisti che lo assediano che sta benissimo e che vorrebbe andare a cena. Intanto, in Italia Fiorani ha trascorso la sua prima notte in carcere in una cella del Centro clinico di San Vittore (controllata 24 ore su 24), e il titolo della Bpi cala del 5,19% a Piazza Affari.
Nell'ordinanza di arresto di Fiorani c'è scritto che l'ex numero uno di Bpi, contava su una rete di complicità non solo interna alla banca ma politica e istituzionale. Insomma il riferimento alle autorità di controllo è chiaro. E anche se non si muovono accuse precise ai vertici della Banca d'Italia il caso scalata Antonveneta torna a rimbalzare nella politica italiana. E nel mirino finisce ancora lui, il tuttora Governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, finito nel registro degli indagati per abuso d'ufficio, ma nonostante questo rimasto incollato alla sua poltrona.
La richiesta di dimissioni viene ribadita in primis dal centrosinistra ma anche dalla maggioranza. «Quando si riversano responsabilità così elevate, politiche e amministrative, vige il principio della responsabilità: quando si perde credibilità e si rischia di farla perdere alle istituzioni che si dirigono, bisogna andarsene»: dice chiaramente il capogruppo dei Ds alla Camera, Luciano Violante.
Poi tocca all'Udeur che, per bocca di Clemente Mastella chiede a Fazio «un piccolo atto di coraggio a favore della comunità nazionale» perché, la vicenda dell'arresto Fiorani getta «un grave e ulteriore discredito sul nostro Paese sul piano internazionale».
Per quanto riguarda Fiorani, un primo momento di verità e di confronto anche con gli altri altri vertici della Bpi coinvolti nella vicenda e finiti in custodia cautelare, arriverà sabato quando l'ex numero Uno di Bpi verrà interrogato dai magistrati. Lo stesso giorno di Fiorani i magistrati sentiranno anche l'ex direttore finanziario della popolare lodigiana, Gianfranco Boni, mentre venerdì sarà ascoltato il fiduciario svizzero Fabio Conti, gestore del fondo Victoria Eagle. Tutti sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all'appropriazione indebita, oltre agli altri reati -- aggiotaggio e insider trading -- per cui era partita l'inchiesta condotta dai pm milanesi Eugenio Fusco e Giulia Perrotti.
«Sto benissimo, sono un po’ in ritardo». Neppure l'arresto di Fiorani e degli altri vertici della Bpi hanno avuto il potere di scuotere il numero Uno di Palazzo Koch dalla sua imperturbabilità. Così, mercoledì sera, entrando alla Bce per la cena del Consiglio direttivo dell' Eurotower, Antonio Fazio si limita a dire ai giornalisti che lo assediano che sta benissimo e che vorrebbe andare a cena. Intanto, in Italia Fiorani ha trascorso la sua prima notte in carcere in una cella del Centro clinico di San Vittore (controllata 24 ore su 24), e il titolo della Bpi cala del 5,19% a Piazza Affari.
Nell'ordinanza di arresto di Fiorani c'è scritto che l'ex numero uno di Bpi, contava su una rete di complicità non solo interna alla banca ma politica e istituzionale. Insomma il riferimento alle autorità di controllo è chiaro. E anche se non si muovono accuse precise ai vertici della Banca d'Italia il caso scalata Antonveneta torna a rimbalzare nella politica italiana. E nel mirino finisce ancora lui, il tuttora Governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, finito nel registro degli indagati per abuso d'ufficio, ma nonostante questo rimasto incollato alla sua poltrona.
La richiesta di dimissioni viene ribadita in primis dal centrosinistra ma anche dalla maggioranza. «Quando si riversano responsabilità così elevate, politiche e amministrative, vige il principio della responsabilità: quando si perde credibilità e si rischia di farla perdere alle istituzioni che si dirigono, bisogna andarsene»: dice chiaramente il capogruppo dei Ds alla Camera, Luciano Violante.
Poi tocca all'Udeur che, per bocca di Clemente Mastella chiede a Fazio «un piccolo atto di coraggio a favore della comunità nazionale» perché, la vicenda dell'arresto Fiorani getta «un grave e ulteriore discredito sul nostro Paese sul piano internazionale».
Per quanto riguarda Fiorani, un primo momento di verità e di confronto anche con gli altri altri vertici della Bpi coinvolti nella vicenda e finiti in custodia cautelare, arriverà sabato quando l'ex numero Uno di Bpi verrà interrogato dai magistrati. Lo stesso giorno di Fiorani i magistrati sentiranno anche l'ex direttore finanziario della popolare lodigiana, Gianfranco Boni, mentre venerdì sarà ascoltato il fiduciario svizzero Fabio Conti, gestore del fondo Victoria Eagle. Tutti sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all'appropriazione indebita, oltre agli altri reati -- aggiotaggio e insider trading -- per cui era partita l'inchiesta condotta dai pm milanesi Eugenio Fusco e Giulia Perrotti.