Politica. Penalisti in sciopero contro la ex-Cirielli.
Da RaiNews 24.
Tre giorni di astensione dalle udienze, da Lunedì 16 a Mercoledì 18, per i penalisti che protestano contro la Cirielli, "una legge "fuorilegge'" e "incostituzionale" che determina "un devastante regresso della civiltà giuridica nel nostro Paese". "Vogliamo denunciare con vivo allarme non solo una legge fuorilegge, perché è fuori dal nostro sistema costituzionale, ma soprattutto una resa evidente all'ingiustizia di una giustizia differenziata". Così l'avvocato Ettore Randazzo, presidente dell' Unione delle Camere penali, a proposito della 'ex Cirielli' - la legge che modifica i tempi di prescrizione del reato e le norme sulla recidiva - contro la quale i penalisti hanno indetto tre giorni di sciopero a partire da domani con una manifestazione a Firenze e alla quale prenderanno parte illustri docenti universitari. Lo sciopero si conluderà mercoledì prossimo. "La ex Cirielli - ha detto Randazzo nel corso di una conferenza stampa - è una legge che ha avuto una bocciatura multipla, oltre che da parte nostra, dai magistrati, dai direttori delle carceri, dagli studiosi di diritto e dagli agenti di custodia cautelare e la cui illegittimità costituzionale è evidentissima. "Denunciamo - ha affermato Randazzo spiegando i motivi dell' astensione dalle udienze - la devastante gravità di un regresso incompatibile con la nostra civiltà. Gran parte dei cittadini continuano a ritenere che questa legge sia soltanto la 'salva- Previti'. A noi non importa se questa legge vada in favore di questo o quel deputato di destra, o di sinistra. A noi interessa soltanto che le leggi siano utili a tutti i cittadini". Secondo la delibera approvata dalla giunta dell'Unione delle Camere penali lo scorso 23 dicembre, saremmo di fronte a "una gravissima regressione del sistema penale nel suo complesso sorretta da una concezione del diritto penale tanto sorpassata nel pensiero giuridico quanto propria dei sistemi autoritari".
Tre giorni di astensione dalle udienze, da Lunedì 16 a Mercoledì 18, per i penalisti che protestano contro la Cirielli, "una legge "fuorilegge'" e "incostituzionale" che determina "un devastante regresso della civiltà giuridica nel nostro Paese". "Vogliamo denunciare con vivo allarme non solo una legge fuorilegge, perché è fuori dal nostro sistema costituzionale, ma soprattutto una resa evidente all'ingiustizia di una giustizia differenziata". Così l'avvocato Ettore Randazzo, presidente dell' Unione delle Camere penali, a proposito della 'ex Cirielli' - la legge che modifica i tempi di prescrizione del reato e le norme sulla recidiva - contro la quale i penalisti hanno indetto tre giorni di sciopero a partire da domani con una manifestazione a Firenze e alla quale prenderanno parte illustri docenti universitari. Lo sciopero si conluderà mercoledì prossimo. "La ex Cirielli - ha detto Randazzo nel corso di una conferenza stampa - è una legge che ha avuto una bocciatura multipla, oltre che da parte nostra, dai magistrati, dai direttori delle carceri, dagli studiosi di diritto e dagli agenti di custodia cautelare e la cui illegittimità costituzionale è evidentissima. "Denunciamo - ha affermato Randazzo spiegando i motivi dell' astensione dalle udienze - la devastante gravità di un regresso incompatibile con la nostra civiltà. Gran parte dei cittadini continuano a ritenere che questa legge sia soltanto la 'salva- Previti'. A noi non importa se questa legge vada in favore di questo o quel deputato di destra, o di sinistra. A noi interessa soltanto che le leggi siano utili a tutti i cittadini". Secondo la delibera approvata dalla giunta dell'Unione delle Camere penali lo scorso 23 dicembre, saremmo di fronte a "una gravissima regressione del sistema penale nel suo complesso sorretta da una concezione del diritto penale tanto sorpassata nel pensiero giuridico quanto propria dei sistemi autoritari".